martedì 20 giugno 2023

Weisskugel

....altresi detta Palla Bianca è la cima piu alta delle Alpi Venoste, con i suoi 3738 mt si trova sul confine tra Italia ed Austria è è stata la meta del gruppo nel week 17/18 Giugno 2023.

 


 

Finalmente questa volta siamo riusciti a toccare la vetta e in ben 22 persone, infatti nel 2019 avevamo già provato la salita ma, sia per  il sopraggiungere di una perturbazione, sia per aver sbagliato l'avvicinamento non eravamo riusciti nell'impresa.

 


Base di partenza della salita è il rifugio Oberettes a 2677 metri raggiungibile dalla val Mazia laterale della val Venosta. 

Dopo un mese di piogge e clima fresco, l'anticiclone Africano si è disteso sul mediterraneo e ci ha regalato due giorni di tempo meraviglioso, con temperature gradevoli e mai troppo fredde fino in vetta: lo scotto da pagare è stato una neve sfondona da metà ghiacciaio in poi durate la discesa, ma la salita si è svolta su neve dura e ottima per le punte dei ramponi. 

 


 

Il ghiacciaio si prende già alla quota di 2900 mt, curioso per i tempi attuali dove il riscaldamento climatico sta innalzando a oltre 3000 mt le prime lingue di neve estive, questo però ha comunque costretto a cambiare la vecchia via di salita e a ridiscenere per circa 200mt per attaccare il ghiacciaio rispetto a qualche anno fa.   

La cresta finale ci ha un po' sosrpresi, sapevamo che era un PD ma essendo noi tanti e procedento legati in conserveva, ci ha portato via quasi due ore di salita, infatti ci siamo dovuti scambiare sulla piccola vetta, non potendo ospitare piu di due cordate contemporaneamente. 

 

 


 

Insomma la levataccia alle 3:30 non è stata vana, i 1200 metri di salita e i 2000 di discesa si fanno ancora sentire sulle gambe a due giorni di distanza, ma ci hanno donato tanta soddisfazione e indelebili ricordi.



A monito dell'alpinista moderno, che si affaccia a queste classiche di altri tempi con sovrabbondande attrezzatua, chiudo con questa foto della salita al rifugio...

sabato 15 ottobre 2022

Salita al Mote Pelmo 10/11 settembre 2022

 


... finalmente si parte...


Questa salita è stata in dubbio fino al giovedì precedente, in quanto le condizioni meteo erano brutte, poi all’improvviso una bella notizia... da domenica il meteo è in miglioramento... quindi la gita è
confermata.


Sabato 10/9
La nostra uscita ha inizio,come sempre, al mercato ortofrutticolo di Novoli con destinazione Rifugio
Venezia sopra il paese di Zoppè di Cadore, dovevamo essere in 16 partecipanti ma purtroppo per causa
covid, puntura di calabrone o per lavoro siamo solo in 11.... peccato.
Arrivati a Zoppè di Cadore ci prepariamo, facciamo un piccolo spuntino e tutti baldanzosi partiamo per il rifugio Venezia. 



Prendiamo il sentiero n. 471 che si inoltra nel bosco, Gianmarco, esperto di funghi, dal momento che ne
troviamo molti, si diverte a farci una vera e propria lezione se sono buoni da mangiare oppure no.
Arriviamo ad incrociare una strada sterrata, alziamo la testa e davanti ai nostri occhi appare uno
spettacolo immenso: il monte Pelmo, una montagna maestosa con l’immagine di un enorme trono...
peccato che la cima è coperta dalle nuvole, sulla quale si può intravedere la sottile linea della Cengia di
Ball.


Arriviamo al rifugio Venezia che inizia una leggera pioggia... per fortuna che siamo arrivati,
perché poco dopo la pioggia sarà più copiosa ( pioggia che sul Monte Pelmo a tre quarti delle salita sarà
neve)
Al rifugio si aspetta la cena fra birre e dolcetti, tutti contenti di partecipare a questa uscita scambiandosi
pareri sul programma per il giorno dopo.

 




 


Domenica 11 /9


Sveglia ore 4,45 - colazione ore 5 – partenza ore 5,40
Dal Rifugio Venezia si segue inizialmente il sentiero n. 480, è ancora notte, siamo in molti e con tutte le
frontali accese sembriamo un lungo serpente che sale il ripido sentiero prima fra i mughi poi su ghiaione fino ad arrivare al bivio ( a sinistra) della Cengia di Ball.


Ormai si è fatto giorno e sembra essere una bella giornata anche caldo a dispetto delle previsioni, così ci prepariamo (imbraco e cordino) e si parte per questa bella salita, uno sguardo alla montagna di cui siamo letteralmente sovrastati.



La Cengia si percorre in direzione Sud in piano e poi in leggera salita per circa 900 mt. lungo cornici
roccioso-ghiaiose e tracce di sentiero (diversi ometti), oltrepassando le rientranze formate da tre
successivi canalini, dove, nei tratti più esposti si trovano chiodi e/o cordini ed anche spit per assicurarsi.
All’ultimo canale si trova il passaggio chiave della cengia, il Passo del Gatto, dove una sporgenza della
roccia liscia ed esposta costringe a procedere carponi oppure superarla dall’esterno con passaggio di
arrampicata e comunque protetto da una corda, che superiamo senza difficoltà senza mai perdere di vista i compagni vicini.

 


Finita la Cengia il terreno si fa più agevole, si sale su sentiero fino ad arrivare sul bordo inferiore
dell’enorme vallone detritico, compreso fra le due spalle del Monte. Da questo punto in avanti la salita
cambia aspetto: la traccia risale lungamente su ghiaie e con numerosi tornanti.

A quota 2700 circa ci troviamo, sotto una fascia di salti rocciosi che collega la Spalla Sud alla Spalla
Est che sembra insormontabile, seguendo le tracce e gli ometti si superano i gradoni rocciosi con
continui andirivieni che permettono di arrivare al circo superiore: il Vant.
Risaliamo diagonalmente il Vant verso ovest fra placche, massi e ghiaie fino a raggiungere la cresta e da questo vertiginoso terrazzo possiamo ammirare la vista della Civetta e Moiazza nonché il pianoro del monte Pelmetto da qui si procede lungo la cresta fino ad arrivare più in alto dove la cresta finale si fa affilata ed aerea, anche se breve e con un impressionante colpo d’occhio sulla parete nord ed in questa occasione anche innevata, un ultimo passaggio è reso più semplice dalla presenza di uno spezzone di corda poi arriviamo in cima (ore 10,40) dove ad accoglierci troviamo
un paesaggio mozzafiato contornato di montagne fino a vedere l’Adamello.


La gioia dei partecipanti si fa veramente sentire nei vari commenti , pertanto credo che l’uscita sia stata
un successo, poi ci rifocilliamo qualche foto e pronti per la discesa per tornare a Zoppè di Cadore per la solita via di salita.


Partecipanti:
Andrea, Bernardo, Daniele, David, Franco F., Emiliano, Gianmarco, Giampaolo, Julia, Massimo, Patrizia






 

domenica 6 marzo 2022

La Nuda dal Passo del Cerreto

Alle sei della mattina ci ritroviamo a Novoli in quattordici, segno che l'alpinismo invernale sulle nostre montagne riscuote molto interesse nel gruppo. Il meteo è favorevole anche se è previsto molto freddo, soprattutto a causa del forte vento. Poco oltre il Passo del Cerreto lasciamo le auto per dirigerci verso il vallone dell'Inferno.

Il vallone dell'inferno è una conca glaciale perfetta, che offre salite con diverse esposizioni, ma quest'inverno secco limita le possibilità alpinistiche ai versanti nord, più innevati, e quindi puntiamo quasi tutti allo Scalocchio; solo in due optano per la salita alla Nuda.



Ci dividiamo su due itinerari: "Biglietto per l'inferno" e canale "della Tecchia"












Vento e freddo non danno tregua, con temperature percepite molto inferiori allo zero, così mentre attendiamo gli ultimi ci ripariamo nel bivacco Rosario.

Franco B, Simone, Sergio, Pima, Franco F, Patrizia, Luisa, Giacomo, Raffaella, Federico, Giampaolo, Bernardo, Andrea, David



lunedì 14 febbraio 2022

Ghiaccio dell'Est

 Sabato 12 e domenica 13 febbraio 2022 il Gruppo fiorentino si alterna su due delle belle cascate di ghiaccio di Sappada. Pochissimo affollamento e condizioni ottime!

Sabato: Carpe Diem.







E la sera una meritata cena.


Domenica si ricomincia su Specchio di Biancaneve.




Giampaolo, Antonio, David, Giacomo, Cinzia, Antongiulio e Claudio.